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Disposizioni in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili, a norma dell’articolo 2, comma 3, della legge 28 aprile 2014, n. 67

 
altDi seguito pubblichiamo il Decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 7 recante le “Disposizioni in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili, a norma dell’articolo 2, comma 3, della legge 28 aprile 2014, n. 67” e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22 gennaio 2016. 
 
 
Capo I – ABROGAZIONE DI REATI E MODIFICHE AL CODICE PENALE
 
Art. 1. Abrogazione di reati 
 
1. Sono abrogati i seguenti articoli del codice penale: 
 
a) 485; 
b) 486; 
c) 594; 
d) 627; 
e) 647. 
 
Art. 2. Modifiche al codice penale 
 
1. Al regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, sono apportate le seguenti modificazioni: 
a) l’articolo 488  è sostituito dal seguente: «488. Altre falsità in foglio firmato in bianco. Applicabilità delle disposizioni sulle falsità materiali. Ai casi di falsità su un foglio firmato in bianco diversi da quelli preveduti dall’articolo 487 si applicano le disposizioni sulle falsità material…
 
Capo II – ILLECITI SOTTOPOSTI A SANZIONI PECUNIARIE CIVILI
 
Art. 3. Responsabilità civile per gli illeciti sottoposti a sanzioni pecuniarie 
 
1. I fatti previsti dall’articolo seguente, se dolosi, obbligano, oltre che alle restituzioni e al risarcimento del danno secondo le leggi civili, anche al pagamento della sanzione pecuniaria civile ivi stabilita. 
 
2. Si osserva la disposizione di cui all’articolo 2947, primo comma, del codice civile. 
 
Art. 4. Illeciti civili sottoposti a sanzioni pecuniarie 
 
1. Soggiace alla sanzione pecuniaria civile da euro cento a euro ottomila: 
a) chi offende l’onore o il decoro di una persona presente, ovvero mediante comunicazione telegrafica, telefonica, informatica o telematica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa; b) il comproprietario, socio o coerede che, per procurare a sé o ad altri un profitto, s’impossessa della…
 
2. Nel caso di cui alla lettera a) del primo comma, se le offese sono reciproche, il giudice può non applicare la sanzione pecuniaria civile ad uno o ad entrambi gli offensori. 
 
3. Non è sanzionabile chi ha commesso il fatto previsto dal primo comma, lettera a), del presente articolo, nello stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso. 
 
4. Soggiace alla sanzione pecuniaria civile da euro duecento a euro dodicimila: 
a) chi, facendo uso o lasciando che altri faccia uso di una scrittura privata da lui falsamente formata o da lui alterata, arreca ad altri un danno. Si considerano alterazioni anche le aggiunte falsamente apposte a una scrittura vera, dopo che questa fu definitivamente formata; b) chi, abusando di u…
 
5. Le disposizioni di cui alle lettere a), b), c), d) ed e) del comma 4, si applicano anche nel caso in cui le falsità ivi previste riguardino un documento informatico privato avente efficacia probatoria. 
 
6. Agli effetti delle disposizioni di cui al comma 4, lettere a), b), c), d) ed e) del presente articolo, nella denominazione di «scritture private» sono compresi gli atti originali e le copie autentiche di essi, quando a norma di legge tengano luogo degli originali mancanti. 
 
7. Nei casi di cui al comma 4, lettere b) e c) del presente articolo, si considera firmato in bianco il foglio in cui il sottoscrittore abbia lasciato bianco un qualsiasi spazio destinato a essere riempito. 
 
8. Le disposizioni di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo si applicano anche nel caso di cui al comma 4, lettera f), del medesimo articolo. 
 
Art. 5. Criteri di commisurazione delle sanzioni pecuniarie 
 
1. L’importo della sanzione pecuniaria civile è determinato dal giudice tenuto conto dei seguenti criteri: 
 
a) gravità della violazione; 
b) reiterazione dell’illecito; 
c) arricchimento del soggetto responsabile; 
d) opera svolta dall’agente per l’eliminazione o attenuazione
delle conseguenze dell’illecito; 
e) personalità dell’agente; 
f) condizioni economiche dell’agente. 
 
Art. 6. Reiterazione dell’illecito 
 
1. Si ha reiterazione nel caso in cui l’illecito sottoposto a sanzione pecuniaria civile sia compiuto entro quattro anni dalla commissione, da parte dello stesso soggetto, di un’altra violazione sottoposta a sanzione pecuniaria civile, che sia della stessa indole e che sia stata accertata con provvedimento esecutivo. 
 
2. Ai fini della presente legge, si considerano della stessa indole le violazioni della medesima disposizione e quelle di disposizioni diverse che, per la natura dei fatti che le costituiscono o per le modalità della condotta, presentano una sostanziale omogeneità o caratteri fondamentali comuni. 
 
Art. 7. Concorso di persone 
 
1. Quando più persone concorrono in un illecito di cui al presente capo, ciascuna di esse soggiace alla sanzione pecuniaria civile per esso stabilita. 
 
Art. 8. Procedimento 
 
1. Le sanzioni pecuniarie civili sono applicate dal giudice competente a conoscere dell’azione di risarcimento del danno. 
 
2. Il giudice decide sull’applicazione della sanzione civile pecuniaria al termine del giudizio, qualora accolga la domanda di risarcimento proposta dalla persona offesa. 
 
3. La sanzione pecuniaria civile non può essere applicata quando l’atto introduttivo del giudizio è stato notificato nelle forme di cui all’articolo 143 del codice di procedura civile, salvo che la controparte si sia costituita in giudizio o risulti con certezza che abbia avuto comunque conoscenza del processo. 
 
4. Al procedimento, anche ai fini dell’irrogazione della sanzione pecuniaria civile, si applicano le disposizioni del codice di procedura civile, in quanto compatibili con le norme del presente capo. 
 
Art. 9. Pagamento della sanzione 
 
1. Con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi entro il termine di sei mesi dall’entrata in vigore del presente decreto, sono stabiliti termini e modalità per il pagamento della sanzione pecuniaria civile, nonché le forme per la riscossione dell’importo dovuto. 
 
2. Il giudice può disporre, in relazione alle condizioni economiche del condannato, che il pagamento della sanzione pecuniaria civile sia effettuato in rate mensili da due a otto. Ciascuna rata non può essere inferiore ad euro cinquanta. 
 
3. Decorso inutilmente, anche per una sola rata, il termine fissato per il pagamento, l’ammontare residuo della sanzione è dovuto in un’unica soluzione. 
 
4. Il condannato può estinguere la sanzione civile pecuniaria in ogni momento, mediante un unico pagamento. 
 
5. Per il pagamento della sanzione pecuniaria civile non è ammessa alcuna forma di copertura assicurativa. 
 
6. L’obbligo di pagare la sanzione pecuniaria civile non si trasmette agli eredi. 
 
Art. 10. Destinazione del provento della sanzione 
 
1. Il provento della sanzione pecuniaria civile è devoluto a favore della Cassa delle ammende. 
 
Art. 11. Registro informatizzato dei provvedimenti in materia di sanzioni pecuniarie 
 
1. Con apposito decreto del Ministro della giustizia sono adottate le disposizioni relative alla tenuta di un registro, in forma automatizzata, in cui sono iscritti i provvedimenti di applicazione delle sanzioni pecuniarie civili, per gli effetti di cui all’articolo 6. 
 
Art. 12. Disposizioni transitorie 
 
1. Le disposizioni relative alle sanzioni pecuniarie civili del presente decreto si applicano anche ai fatti commessi anteriormente alla data di entrata in vigore dello stesso, salvo che il procedimento penale sia stato definito con sentenza o con decreto divenuti irrevocabili. 
 
2. Se i procedimenti penali per i reati abrogati dal presente decreto sono stati definiti, prima della sua entrata in vigore, con sentenza di condanna o decreto irrevocabili, il giudice dell’esecuzione revoca la sentenza o il decreto, dichiarando che il fatto non è previsto dalla legge come reato e adotta i provvedimenti conseguenti. Il giudice dell’esecuzione provvede con l’osservanza delle disposizioni dell’articolo 667, comma 4, del codice di procedura penale.
 
Art. 13. Disposizioni finanziarie 
 
1. Con riferimento alle minori entrate derivanti dalle disposizioni di cui agli articoli 1, 2 e 12, valutate in euro 129.873,00 per l’anno 2016 e in euro 86.582,00 annui a decorrere dall’anno 2017, si provvede con quota parte dei risparmi derivanti dall’attuazione degli articoli 1 e 2.